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Jin Tonic
view post Posted on 3/11/2011, 20:11




lnoo1xx
Lain

Una volta usciti dal locale Lain e la ragazza di nome Evee svoltarono un paio di strade, finchè vennerò subito travolti dal brusio intenso e frenetico di Stall Road - la strada delle bancarelle. Il cielo stava già imbrunendo mentre il sole si appisolava alle spalle della città, morendo al di là delle montagne, ma la strada era più vitale che mai, con un via vai di gente e bancarelle che tentavano e ammaliavano i passanti con mercanzie esotiche e cibarie succulente. La folla si accalcava con grande foga intorno a loro, e Lain inconsciamente prese Evee sotto braccio per evitare di perderla nella fiumana di gente, e volgendosi verso di lei disse "Seguimi e cerca di non separarti altrimenti finirai per perderti"

 
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Ginger~
view post Posted on 4/11/2011, 16:23





Eveline Amberton




Raccolto il grosso sacco che conteneva tutti i miei averi e la tracolla della tastiera seguii Lain fino alla porta di legno del locale gettando un'occhiata divertita alla cameriera, che guardandomi lucidava un bicchiere inferocita.
La strada era desolata come prima ma mi sembrava un po' più riconoscibile, mi stavo orientando abbastanza bene per tutti quei quartieri e stradine con case di cemento e pietra addossate agli angoli della strada.
Un vento fresco portava un odore di verdura e di spezie che divenne sempre più forte con l'incedere sicuro del ragazzo per la strada.
Lo seguivo con fiducia, contenta che finalmente qualcuno mi potesse guidare e che io me ne potessi stare tranquilla sotto la sua ala di protezione.
Le bancarelle, a ridosso dei muri delle case, erano in piena attività e la gente si accalcava sui banconi in legno gremiti di ortaggi, frutta e pesce, che sembrava marcire inesorabilmente nella puzzolente cassetta di legno.
Di tanto in tanto si vedevano gatti scheletrici dal pelo arruffato e sporco, con occhi vitrei e accecati dalla fame.
Mi venne una stretta al cuore nel vedere quei poveri felini ridotti in quel modo.
Subito mi chiesi dove fosse il gatto bianco che continuava a seguirmi ovunque andassi, persino all'interno dei cancelli del circo.
Con mia grande sorpresa sentii trascinarmi lateralmente da qualcuno che mi afferrava saldamente il braccio.
Mi voltai trovando la spalla di Lain vicino alla mia e mi rilassai seguendolo in mezzo al trambusto.
Si muoveva con sicurezza senza mai toccare la gente vicino a lui, che sembrava scansarsi automaticamente avvertita la sua presenza o incrociato il penetrante sguardo.
-Seguimi e cerca di non separarti altrimenti finirai per perderti- mi disse voltando il viso nella mia direzione.

Sentii una calda sensazione al petto e la mente si annebbiò un poco sentendo il tono di voce calmo e caldo che usava.
Con la punta della scarpa urtai un sasso che sporgeva dal ciottolato della strada e cercai un appoggio stringendo il braccio di Lain, nel tentativo di non cadere.
Ritrovata stabilità velocemente abbassai la testa in segno di scusa e imbarazzo per tutte le brutte figure che continuavo a fare.
Più cercavo di sembrare forte e costante, più sembravo piccola e indifesa.


 
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Jin Tonic
view post Posted on 5/11/2011, 15:20




lnoo1xx
Lain

Dopo essersi fatti un pò strada fra la folla pressante, Lain guidò con cautela Evee attraverso uno spiraglio, raggiungendo un punto della strada relativamente meno affolato e dove avevano più libertà di movimento. A quel punto si accorse di aver preso la ragazza sotto braccio senza accorgersene e subito ritirò il braccio con espressione dispiaciuta "Oh, perdonami... non volevo recarti offesa. Ma sai, in queste strade è facile smarrirsi nella folla, e in più deliquenti e lestofanti approfittano del caos per colpire le propie vittime. Insomma... non è propio il posto ideale per perdersi" - mormorò l'angelo sorridendo con poca convinzione, scompigliandosi nervosamente i capelli, cercando di dissimulare l'evidente imbarazzo dovuto alla sua gaffè...

 
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Ginger~
view post Posted on 5/11/2011, 20:58





Eveline Amberton




Il braccio ritornò al suo posto mentre una espressione di imbarazzo mista a dispiacere si fece posto sul mio viso.
Dissimulai la sensazione guardandomi in giro e ripetendo i nomi delle strade.
Spesso facevo così per non perdermi e il metodo, nonostante risultasse piuttosto strano, funzionava.
La calca di gente si stava dissolvendo piano entrando nei vicoli.
Con la coda dell'occhio vidi un movimento ai miei piedi.
Il gatto bianco trotterellava allegramente per il ciottolato con una sardina il bocca.
La posò sulla strada leccandosi i baffi e guardandomi incuriosito con gli occhi viola.
Era come vedersi allo specchio.
Affamata, solitaria, indipendente e con quegli strani occhi.
Mi rimisi a camminare più velocemente dietro a Lain che procedeva piuttosto spedito.
"Se fossi rimasta appesa al suo braccio non sarei rimasta indietro." pensai con un po' di dispiacere.
Un po' troppo a quanto pareva. Dovevo mettermi la testa a posto, non potevo perderla per un tizio appena incontrato, anche se strano (o misterioso..), affascinante e con una strana passione per i libri antichi.
Ritornai al suo fianco sbirciando con curiosità dal basso della mia piccola statura l'espressione nervosa del ragazzo e i capelli arruffati poco prima.
In qualche modo presi a sorridere felice del nuovo incontro.
<< Questo posto è gigantesco, non me lo sarei mai aspettato.>> dissi più a me stessa che altro.
 
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Jin Tonic
view post Posted on 6/11/2011, 11:06




lnoo1xx
Lain

Lain colse al volo il commento di Evee, come una ottima occasione per passare oltre la sua mera figura, e cercando di impressionare la ragazza rispose "Oh, si... devi sapere che in origine questa era una città mineraria molto ricca e rinomata, il cui sfarzo era conosciuto in tutto il mondo. Sotto i nostri piedi si diramano immense gallerie minerarie ormai abbandonate: dopo l'arrivo del circo la città cadde nell'oblio, e venne dimenticata dal mondo..." - Lain fece una pausa di silenzio, come a volere omaggiore rispettosamente la tragica fine di quella sventurata cittadina, ma subito riprese cercando di ravvivare la conversazione "...ad ogni modo quella che stiamo percorrendo è la Stall Road, la strada delle bancarelle. Si puo dire il fulco delle attività commerciali di Morias, se ti serve qualcos..." - Lain s'interrompe di colpo e il suo sguardo si posa incuriosito oltre la testa di Evee, e con espressione perplessa fissa un gatto randagio dal pelo bianco - "...strano, ho l'impressione che quel gatto ci stia seguendo"

 
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Ginger~
view post Posted on 6/11/2011, 14:58





Eveline Amberton




Ripensando alle gallerie sotterranee accennate da Lain mi venne in mente che potrebbero essere state scavate fino ad ottenere una uscita verso l'esterno del circo.
Sempre che mi avessi avuto l'intenzione di uscire da quel Circo maledetto, che non mi sembrava un posto così pericoloso come lo dipingeva la gente fuori dai cancelli.
Avrei potuto sempre combattere se le cose si fossero fatte difficili; pensandoci sfiorai il medaglione blu scuro al collo desiderando per un momento di lasciar uscire il mio 'potere' maneggiando la falce con sicurezza.
Mi accorsi che Lain si era fermato e guardava indietro.
Mi voltai alla sua ultima frase. Il gatto bianco stava zampettando verso di noi e della sardina che portava in bocca ne era rimasta solo la lisca.
Mi accucciai mentre il gatto mi si avvicinava alle ginocchia piegate.
Posò la lisca e miagolò lentamente con un tono piuttosto innervosito.
Gli accarezzai la parte inferiore del collo grattandola piano e con dolcezza per poi frugare nella sacca e trarne un sacchetto di plastica.
Lo aprii e feci scivolare nella conca della mano un po' del contenuto portando il palmo al muso del felino. Voltai la testa verso l'alto incontrando il volto del ragazzo: -Potremmo dire che è il mio gatto...-.
Sarebbe stato meglio dire "L'ultimo amico che mi è rimasto."
Il gatto mangiò con avidità i croccantini e mi ringraziò facendo le fusa sotto la mia mano che gli accarezzava la schiena.
 
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Jin Tonic
view post Posted on 7/11/2011, 13:51




lnoo1xx
Lain

A quanto pare Lain aveva visto giusto. Il gatto dal pelo bianco li stava seguendo... o meglio, stava seguendo Evee. A quanto pare era il suo gatto, un probabile compagno di avventura, o forse sarebbe stato meglio dire di sventura. La ragazza si china verso il gatto e gli porge, dal palmo della sua mano, una manciata di croccantini, che il gatto divorò voracemente, per poi ringraziare con le classiche fusa.
Lain osservò con interesse la scena, seppur con un piccola punta d'invidia nei confronti del gatto che riceveva le attenzioni e le cure della ragazza, al che l'angelo disse "Oh~ Davvero un bell'animale.... Sai anche io sono un amante dei gatti, e ne ho giusto uno che mi aspetta a casa. Hehe, magari un giorno farete conoscenza" - commentò leggermente Lain, sorvolando sul triste pensiero che ci fosse solo un gatto ad attenderlo a casa. Lain si chinò con il busto in avanti, ponendosi poco sopra la testa dalla candida chioma di Evee, per osservare meglio il felino in questione e riprese "...allora, come si chiama il tuo amico?"



Edited by Jin Tonic - 7/11/2011, 17:26
 
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Ginger~
view post Posted on 7/11/2011, 16:40





Eveline Amberton




Mi alzai, constatando dal cambio di comportamento di Lain, che si sentiva leggermente invidioso di quella situazione.
Gli rivolsi un sorriso incoraggiante, di quelli che riservavo alle mie più care amiche, un tempo.
In verità non lo avevo mai considerato di mia proprietà quel gatto che possedeva i miei stessi occhi.
Ma a quanto pareva la gente credeva questo.
Anche Lain, come mi aveva detto, aveva un gatto.
Avrei scommesso che si trattasse di un gatto nero, come i suoi capelli nero carbone.
- Mi farebbe piacere vedere com'è il tuo gatto. - dissi affabilmente con una piccola risata.
Guardai il gatto bianco che aspettava seduto composto agitando la coda.
Era una femmina, come ormai avevo constatato da diverso tempo, e non sembrava minimamente interessata agli altri umani o agli altri animali. Certo, gradiva solo i pesci e i topi.
-Non le ho ancora dato un nome, in realtà.-.
Presi a fare complicati ragionamenti dentro la mia mente su possibili nomi.
Mi arresi al mio cuore che continuava a suggerire un nome importante a dispetto di tutti quelli che mi venivano in mente.
Quel gatto continuava a seguirmi dovunque andassi, non si meritava un semplice "Bianca" o "Stella" o "Minù".
-Credo però che Amèlie le starà benissimo.- Mia sorella, che novità.
 
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Jin Tonic
view post Posted on 7/11/2011, 17:41




lnoo1xx
Lain

Evee rivolse a Lain un altro splendido sorriso, che ovviamente riempì il suo animo di estasi, anche se ebbe l'impressione che la ragazza avesse colto la sua scheggia di invidia verso il gatto. Essere invidiosi di un gatto rasentava pericolosamente il patetico, e Lain sperò intensamente che la sua fosse stata solo un impressione.
Mentre lui elaborava questi pensieri Evee, dal canto suo, espresse il desiderio di vedere, in futuro, il gatto di Lain e pensò sul momento un nome alla gatta, che, a quanto pareva, fino a quel momento era rimasta una creatura anonima.
Amèlie. Un nome raffinato ed elegante, che ben si addiceva alla sinuosa felina dal pelo bianco. Lain intuì dall'espressione di Evee che il nome aveva più valore di quel che sembrasse, ma preferì non dire nulla, per evitare che la conversazione scivolasse nuovamente in tristi e malinconiche reminiscenze del passato. Voleva che Evee si divertisse e trovasse un pò di buon umore, cosi da aver un buon ricordo del loro incontro.
Cosi si limitò a dire "Davvero un bel nome. Visto che ci troviamo qui, se vuoi magari potremmo cercare un bel collare per la tua gattina" - propose infine. In una via commerciale come quella avrebbero sicuramente trovato qualcosa...

 
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Ginger~
view post Posted on 8/11/2011, 19:11





Eveline Amberton



Annuii con vigore e mi abbassai prendendo la gatta in braccio.
Si accoccolò sul mio petto gettando in fuori le zampine pelose e sbadigliando silenziosamente.
Mi affiancai a Lain e presi a girare le bancarelle in sua compagnia.
Ormai la strada era sfollata e alcuni ambulanti stavano chiudendo bottega mettendo via la merce in casse intarlate.
Presi a cercare qualcosa di poco vistoso, di essenziale. Il pelo bianco candido e gli occhi viola erano già una cosa fin troppo singolare per esagerare comprandole collari intarsiati.
Percorrendo la strada arrivammo alla sua fine trovando delle bancarelle dispose ad U davanti a noi.
Una di esse vendeva parrocchetti da compagnia con colori vivaci ma dagli occhi spenti, segno della poca nutrizione e dalle misere condizioni di vita.
Mi avvicinai ad una gabbia, Amèlie non sembrava interessata ai pennuti colorati.
Ne feci il giro trovandomi davanti una anziana donna che mi rivolse un sorriso sdentato.
Non sapevo se andarmene leggermente disgustata o ricambiare.
Rimasi davanti alla vecchia accennando un sorriso mentre la gatta scese con un balzo aggraziato sul pavimento e guardandomi.
Sembrava che mi stesse entrando nella mente con quello sguardo felino penetrante.
Senza rendermene conto stavo annuendo ad Amèlie, che prese a girovagare fra le gabbie annusando con il naso roseo per aria.
Zampettò poi verso di me con un nastro grigio perla tra i denti.
Mi chinai a raccoglierlo e notai una targhetta cilindrica nella quale passava il nastro.
La porsi alla vecchia.
-Questo?- disse prendendolo.
Annuii e presi qualche moneta posandola sul piatto di una bilancia in ferro che ci separava.
-Il nome?- chiese la vecchia alzandosi a fatica e affacciandosi dal retro bottega.
-Amèlie.- risposi.
Preso possesso poi della targhetta con nastro mi avvicinai a Lain porgendogliela.
-Scusa se ti ho lasciato qui.- dissi con un po' di imbarazzo.
-Potresti legarglielo al collo?- chiesi con gentilezza.
 
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Jin Tonic
view post Posted on 9/11/2011, 09:45




lnoo1xx
Lain

Evee approvò l'idea, suggerita da Lain, di comprare un collarino per la sua gattina. I due girarono fianco a fianco per le chiassose bancarelle allestite per tutta la strada, molte delle quali però, vista l'ora ormai tarda, stavano già sbaraccando. Evee si guardava attorno guardinga, scrutando con attenzione le varie mercanzie, tenendo stretta fra le braccia Ameliè, che sembrava emulare la padrona, osservando a sua volta i banconi carichi di ninnoli e paccotiglie. Osservandole in quel momento, Lain, non pote far a meno di scorgere una peculiare somiglianza fra le due, accentuata dall'inusuale colore degli occhi e dei capelli che le accomunava. Sorridendo fra se e se, Lain convenì che indubbiamente erano due anime affini, e non era un caso la gatta randagia si fosse legata a Eveline.
Mentre lui curava questi pensieri, Evee si soffermò di fronte alla bancarella di una vecchietta dal sorriso sdentato. Lain sorrise amaramente al pensare la differenza che c'era fra il sorriso della vecchia e il delizioso sorriso della ragazza. Ma nel frattempo Evee sembrava aver trovato qualcosa che poteva soddisfare i suoi gusti, e Lain nell'attesa si soffermò a punzecchiare distrattamente con l'indice un parrocchetto colorato nella sua gabbietta, anche se però quest'ultimo, decisamente poco arzillo, non diede alcuna reazione...
Un istante dopo Lain senti la voce di Evee rivolgersi a lui, e cosi abbandonò ben volentieri il suo "passatempo" per volgersi verso di lei, che gli chiese gentilmente di legare la targhetta appena acquistata al collo della gatta.
Lain si soffermò per un istante ad osservare il nastro color grigio perla scelto da Evee, al quale era legata una sobria targhetta cilindrica sula quale era inciso il nome della gatta, Ameliè. Al che rispose prontamente con un sorriso cordiale "Certo, volentieri" - disse chinandosi sulla gatta e con movimenti fluidi e cauti legò, con un nodo ben saldo, il nastro al collo dell'animale. Dopo essersi accertato che il nodo tenesse, Lain allungò la mano accarezzando delicatamente la testa della gatta, sperando che la gatta non si innervosisse al contatto con un estraneo - "Ecco, fatto"

 
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Ginger~
view post Posted on 11/11/2011, 21:11





Eveline Amberton




Sorrisi mormorando un -Grazie- sentito.
Amèlie si ritrasse un poco miagolando piano e tirando fuori le unghie affilate dalle zampine bianche sporche di polvere.
Sentii tramite il contatto tra le mie mani e la pelle sotto il suo pelo bianco latte che si stava rilassando godendosi la carezza con gli occhi chiusi.
Prese a fare le fusa in modo sommesso e spalancò la bocca sbadigliando e accoccolandosi meglio tra le mie braccia.
Si era addormentata profondamente per quel tocco leggero e tranquillo che ispiravano le mani di Lain.
Guardai il fagotto bianco che respirava tranquillo sul mio petto e lo strinsi un poco volendo proteggerlo.
"Amèlie, ti proteggerò." pensai.
Alzai lo sguardo sul ragazzo e sorrisi nascondendo il fatto che la gatta era più pesante di quanto avevo immaginato.
-Uff. Dorme, è scortese, vero?-dissi soffocando una risata.
Guardai oltre il muro di bancarelle.
- Oltre quelle bancarelle cosa c'è?- chiesi.
Desideravo visitare tutto quello strano, e maledetto, luogo, volevo trovare un posto in cui risiedere per un po', in libertà e con Amelie.
 
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Jin Tonic
view post Posted on 12/11/2011, 13:57




lnoo1xx
Lain

Eveline ringraziò Lain, e Ameliè invece di primo impatto non sembrò gradire il gesto dell'angelo, ma infine si lascio conquistare dal morbido gesto e si quietò gradulamente fino ad addormentarsi, al che Evee fece un commentò sarcastico rivolgendosi divertita a Lain, che con un espressione fra l'ironico e lo sconsolato risponde "Figurati, è colpa mia... faccio sempre questo effetto alle donne" - Evee rivolge poi lo sguado oltre le bancarelle con curiosità e chiede cosa si trovi oltre il muro, Lain risponde prontamente, portandosi la mano sopra gli occhi come a voler scrutare il lontananza "Oltre questo muro si trova un dedalo di vicoli... che portano al Mercato Nero: un luogo pieno di gente poco raccomandabile, decisamente poco adatto a belle fanciulle come te, e ti sconsiglio vivamente di visitarlo, a meno che non sia strettamente necessario..." - concluse Lain con tono ammonitore, poi volge lo sguardo dalla parte opposta e con tono ancora più serio e cupo - "...e li invece si trova il Teatro dei Burattini. Un luogo ben più pericoloso del Mercato Nero: è il fulcro del potere del circo e tassello portante del suo mistero. Li ci si reca solo chi è interessato al torneo del Burattinaio"

 
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Ginger~
view post Posted on 12/11/2011, 14:34





Eveline Amberton




Ascoltai con attenzione la spiegazione e con crescente curiosità.
Di certo non avevo intenzione di mettermi nei guai e magari rimetterci le penne.
Mi sistemai meglio voltando la testa in tutte e due le direzioni ma il senso dell'orientamento mi aveva nuovamente abbandonato.
Liberai una mano dalla pancia del gatto e sistemai i capelli dietro l'orecchio sbuffando.
-Da quanto ho capito non è solamente un circo con i suoi componenti ma una vera e propria città.- considerai continuando a ruotare lo sguardo verso le case in mattoni e cemento.
-Continuo ad essere interessata a starmene un po' qua a godermi l'indipendenza.-
Ah, "indipendenza" che bella parola colma di significato, doveri e libertà fino alle viscere.
- Sono arrivata al circo per esibirmi, e resto di questa idea. Dove posso allenarmi ed allestire il mio numero?- chiesi.
Stabilirmi nel circo. Stavo diventando pazza o solo masochista?
 
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Jin Tonic
view post Posted on 12/11/2011, 19:52




lnoo1xx
Lain

Lain riflesse un istante sulla domanda di Evee, prima di risponderle. La ragazza sembrava assolutamente determinata nel volersi esibire come una vera artista circense, nonostante gli avvertimenti di Lain sull'eccentricità del circo in questione. L'angelo provò ammirazione per quella ragazza: tanta determinazione in un corpo cosi aggraziato. Al che rispose "Un posto dove allenarsi ed allestire il tuo numero? Beh... credo che allora tu debba recarti al Gran Tendone" - Lain indicò il mastodontico tendone da circo che sovrastava la città - "...li potrai organizzare i preparativi per il tuo spettacolo, ma gli alloggi degli artisti sono in ristrutturazione quindi per l'alloggio dovrai rivolgerti altrove, a meno che tu non abbia già provveduto" - concluse Lain rivolgendo uno sguardo interrogativo alla ragazza


 
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16 replies since 3/11/2011, 20:11   167 views
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