Step By Step.

« Older   Newer »
  Share  
Ary ~
view post Posted on 30/9/2011, 18:56




pergdr
there isn't hope
A n t h ì a


Narrato.
Parlato.
Pensato.
Scheda.

Forme, luci, colori: il luogo in cui era riuscita finalmente ad accedere sembrava un turbinio di felicità, creata da una pallida illusione.
Man mano che avanzava tra le sue stradine, passo dopo passo su quella distesa di sofferenza e desolazione, la verita' affiorava vertiginosamente.
Perfetto. Era tutto maledettamente perfetto.
Quello sarebbe stato il teatro in cui sarebbe finalmente riuscita a vedersi compiere la sua dolce vendetta.
Primo punto: Esplorazione.
Doveva entrare in confidenza con la dinamica e la struttura di quel luogo, prima di interagirvi direttamente.
I suoi grandi occhi purpurei si posavano ovunque, senza tralasciare un angolo, un respiro, cercando come poteva di passare piu' inosservatamente possibile.
Anche se l'impresa era difficile, per non dire impossibile.
Un nuovo arrivo non passava mai inosservato, specialmente in un sito simile.
E, specialmente, se il nuovo arrivo era una figura particolare come la sua.
Una folta chioma mossa del colore delle fiamme, ricadeva morbida sulla pelle diafana, incorniciando perfettamente i lineamenti del suo viso angelico e perverso al coltempo; un angelo infernale, le cui forme venivano dolcemente risaltate da un semplice corpetto nero ben stretto da lacci di seta sulla schiena, e da jeans scuri con strappi un po' dappertutto, ben aderenti alle sue gambe longilinee.
Sguardi curiosi, maliziosi, inquietanti si posarono su di lei, senza che questa li degno' troppo di particolari attenzioni.
Ci sarebbe stato tempo per quello.
Superata l'area d'ingresso e il piazzale principale, con il suo maestoso tendone, la giovane giunse dinnanzi ad un edificio imponente quanto affascinante in perfetto stile vittoriano, con il suo rivestimento spoglio e al tempo stesso pieno di particolari affilati, purtroppo non troppo curato. Infatti, ovunque guardasse l'idea che le offriva era la stessa: abbandonato.
Se entrava a guardare, nessuno se ne sarebbe accorto no?
Se era davvero desolato come sembrava, avrebbe potuto girare tranquillamente, senza essere disturbata.
Ma se cosi' non fosse... Chissa' cosa sarebbe mai accaduto.
La curiosita' era troppa, quindi non ci penso' sopra due volte e vi entro'.
Fu' un manto di oscurita' ad accoglierla, prima che fliebili fiammelle si accesero sui particolati lampadari che costellavano l'intero edificio. Ogni suo passo, ne accendeva qualcuno, come se l'edificio stesso avesse una propria volonta', volendola accogliere come si deve.
Inquientante, probabilmente, sarebbe risultato agli occhi di malcapitati.
Affascinante, invece, appariva tutto' cio' ai suoi.
I suoi passi risuonarono in modo alquanto sinistro sul pavimento in legno, creando leggeri rimbombi continui, mentre sulle pareti e nelle intere sale ombre scure apparivano di tanto in tanto.
Non un suono, oltre a quelli che causava lei.
Eppure qualcosa le sussurrava che quell'edificio non si mostrava completamente per quello che era.
Ma non se ne curo'; specialmente quando raggiunse un'ampia sala, dove un grande palco ne era il protagonisa, con i suoi pesanti tendoni di velluto, sotto un lieve e grigio velo di polvere.
Facendosi strada sul corridoietto centrale, dove vi erano sistemate su diverse file delle poltrone, giunse ai piedi del palco, sul quale bordo decise di sedersi.
Le mani posate sul vecchio legno del palco, le gambe lasciate penzoloni e le palpebre chiuse: silenzio.
Un silenzio che risveglio' con i suoi modi assordanti alcuni pensieri scomodi.
Pensieri che proprio non aveva voglia di ricordare.

"Il potere di cambiare il mondo giace nelle tue mani” sussurrava.
"Ciò che creerà questa vita è il tuo desiderio".




 
Top
Jin Tonic
view post Posted on 1/10/2011, 08:21




tegakidump6byxiiausroom
Akira

Un vellutato rumore di passi e cigolii indistinti, Akira non era più solo in quell'edificio fatiscente. Dopo il bizzarro incontro con i due altrettanto bizzari personaggi che aveva incrociato vicino all'entrata, Akira aveva girato per un pò a vuoto nell'insolita cittadina circense, in cerca del luogo migliore dove potesse esibirsi. Infatti ciò che lo premeva non era procurarsi vitto e alloggio, ma procurarsi un pubblico che ammirasse le sue strabilianti performance.
Cosi nel suo vagare era giunto all'entrata di quell'edificio all'apparenza abbandonato... o per lo meno lo era sembrato fino a quel momento. Akira segui il suono dei passi che lo condusse fino ad un palco. Meraviglia per gli occhi del clown, finalmente aveva un palco degno di lui.
Ma qualcos'altro distolse il suo sguardo dall'oggetto del suo desiderio. Una infuocata chioma rossa catturò il suo sguardo, trascinandolo su una esile ragazza seduta sul bordo del palco.
Akira, inclinò leggermente la testa di lato, squadrando la ragazza che appariva fragile e delicata, ricordandogli una bambola di porcellana. La ragazza sembrava assorta nei suoi pensieri, e parve non notare la presenza di Akira, che quatto quatto, si avvicinò a lei e portando con incuranza il propio volto a pochi centimetri da quello di lei, per chiedere di punto in bianco, con un sorriso giocondo "Sei qui per lo spettacolo?"

 
Top
Ary ~
view post Posted on 1/10/2011, 08:49




pergdr
there isn't hope
A n t h ì a


Narrato.
Parlato.
Pensato.
Scheda.

Quanto la innervosiva, ogni volta, quella piccola e inquietante vocina, che s'infitrava sempre nei suoi pensieri per riportarla al passato.
Adorabile ad un primo sguardo, ingannevole se conosciuto meglio.
Ma ora non le avrebbe piu' potuto fare nulla, no. Ormai era diventata cio' che lui si aspettasse, quindi non era più degna della sua attenzione.
Toccava lei, adesso, assistere alla lenta ed agognate disfatta di tutto e tutti.
Prima un respiro, poi una voce la riportarono alla realtà.
Evidentemente non era piu' sola... Sempre se lo era stata, dal suo arrivo a questa pare.
Apri' gli occhi purpurei notando con lieve sorpresa un paio di verdi occhi penetrani e affilati la stavano fissando abbastanza tranquillamente.
Sul suo viso si dipinse un piccolo sorriso, mentre si portava un po' meglio seduta, accorciando la gia' breve distanza tra i loro visi.
La fase Esplorazione era dunque stata interrotta momentaneamente dalla comparsa di quel giovane, che ormai non poteva proprio evitare.
...Non poteva o non voleva?
Sicuramente si celava una motivazione dietro a quell'incontro, cosi' apparentemente casuale.
C'era sempre un motivo per tutto.
Quindi non pote' che assecondare quel che venne.
Ci potrebbe essere, forse, un altro motivo?, rispose con fare innocente e leggermente sorpreso alla sua domanda, chinando leggermente la testa d'un lato facendo, di conseguenza, cadere i suoi lunghi capelli su una spalla.
Era un piccolo divertente vizio quello di rispondere a quesiti con altre domande; per di piu' se si immedesimava nella parte dell'ingenuotta.
Il fastidio causato dai suoi pensieri sembrava essersi volatilizzato, al momento, visto che la sua attenzione ora era rivolta completamente, o quasi, alla nuova situazione che si era venuta stranamente a creare.
 
Top
Jin Tonic
view post Posted on 1/10/2011, 09:47




tegakidump6byxiiausroom
Akira

La giovane fece ritornò dai meandri della sua mente nella quale si era lasciata trasportare da chissà quali pensieri, ma non mostrò alcun segno di sorpresa o stupore nell'apparizione di Akira. Curioso.
La ragazza rispose con un altra domanda, inclinando la testa su un lato, al che Akira la imitò, come uno specchio inclinando la testa in maniera speculare, mentre i suoi occhi illuminati da un fugace bagliore di smeraldo la squadravano, come se avessero davanti uno strano rompicapo - "Curioso" - mormorò il clown riecheggiando il suo pensiero.
Ma in breve la perplessità svanì dal volto di Akira, le sue labbra si piegarono nuovamente in un sorriso mellifluo e chiese con una briciola di segreto interesse "....sei una spettatrice?"

 
Top
Ary ~
view post Posted on 1/10/2011, 10:31




pergdr
there isn't hope
A n t h ì a


Narrato.
Parlato.
Pensato.
Scheda.

Come gli occhi del giovane, anche i suoi si posarono su di lui accennando ad una lieve curiosita', mentre indiscretamente coglieva ogni suo particolare.
Curiosa erano i caratteri comuni, ad esempio.
Il candore della sua pelle rispecchiava quasi analogalmente il suo ed il vivo colore dei suoi capelli si accordava con quello della sua chioma.
Ma quelli non erano che dettagli sin troppo superficiali, casuali... O forse no?
Come a volerla imitare, anche la figura del giovane rispose al movimento della sua testa, accompagnando cosi' anche il suo capo.
Cosa trovava di curioso in lei, tanto da averlo spinto ad animare i suoi pensieri?
I motivi potevano essere vari, oppure non esistere proprio. Chissa' lui, a cosa stava pensando mentre la osservava cosi' pensieroso.
Ma come era nata quell'espressione sul suo viso, cosi' velocemente spari', tornando a mostrare un cordiale sorriso.
Poi un'altra domanda. Doveva aspettarselo, dopotutto.
Chiedeva se era una spettatrice e, quelle sue parole, la fecero ghignare silenziosamente tra sè, pensando a quanto vicino e altrettanto lontano era giunto con quel suo quesito.
Alzo' leggermente le spalle, come se non sapesse propriamente rispondere a quella domanda.
Si... E no., rispose molto tranquillamente, come se la risposta era alquanto scontata.
Velocemente poso' l'attenzione sul resto della sua figura, o per lo meno su quel che riusciva a vedere da quella posizione cosi' ravvicinata.
Come poteva inquadrarlo? Era troppo presto per dare un giudizio appropriato.
Il suo sguardo torno' ad osservare quegli occhi verdi che ancora non accennavano ad abbandonarla.
...Qualcosa mi dice, invece, che tu non lo sei. Mi sbaglio, forse?, commento' pochi istanti dopo, senza abbandonare quella punta di ingenuità che tanto le piaceva.
Chissà che ruolo interpretava in quella realta' fatta di ombre.
Predatore o preda?
Come se l'insieme non le avevesse suggerito abbastanza.
 
Top
Jin Tonic
view post Posted on 2/10/2011, 10:02




tegakidump6byxiiausroom
Akira

Alla domanda della ragazza un ampio sorriso si aprì sul volto di Akira, e nei suoi occhi balenò una scintilla di spudorata superbia. Una domanda del genere per Akira risultava a dir poco esilarante, tanto che a fatica si trattenne dallo scoppiare in una fragorosa risata "Mph... haha... haha, ma ovvio che no, sciocchina: io sono l'attrazione vivente. Lo spettacolo fatto persona" - in un solo istante il clown si entusiasmò e si galvanizzò, emando una forte scarica di euforia "...grande danzatore, incredibile giocoliere, prestigiatore impareggiabile e comico inestimabile" - mentre si autocelebrava, Akira sollevò le braccia sopra la testa, come se fosse in posa per un dipinto o una statua. Poi di scattò balzò con un agile avvitamento sin sopra il palco, scavalcando la ragazza seduta, per atterrare su due piedi, sempre in posa da statua, con il volto verso il suo invisibile pubblico acclamante "...io sono il magnifico Akira!"
Il clown rimase per qualche istante in posa, come in attesa di un applauso che ovviamente non arrivò, per poi di punto in bianco abbandonare la sua posizione e chinarsi di scatto sulla ragazza, portando di nuovo il suo volto esageratamente vicino a quello di lei, tanto che potevano sentire l'uno il respiro dell'altro sul propio volto "Ora visto che non c'è alcun dubbio su chi sia io... dimmi, chi sei tu?"

 
Top
Ary ~
view post Posted on 2/10/2011, 11:00




pergdr
there isn't hope
A n t h ì a


Narrato.
Parlato.
Pensato.
Scheda.

La sua reazione la sorprese abbastanza da osservarlo perplessa e divertita al tempo stesso.
Quindi ci aveva visto giusto. Non che fosse poi tanto difficile capirlo.
Una figura particolare, si. Egocentrica in modo spudoratamente assurdo; che amasse mettersi in mostra le fu' chiaro dalla sua piccola performance. Chiunque l'avrebbe capito.
Il suo sguardo seguì i movimenti di quel giovane, che sembravano accuratamente studiati nei piu' piccoli dettagli, anche se si era ritrovato ad improvvisare.
Chino' la testa all'indietro, inarcando di conseguenza la schiena quanto bastasse per poterlo osservare bene, quando questo si sposto' sul palco, con uno spettacolare salto.
La sua voce riecheggio' per qualche istante in quella sala abbastanza grande, tra le poltrone vuote ed impolverate: le uniche spettatrici, assieme a lei, di quel piccolo spettacolino.
Non ebbe il nemme il tempo di commentare che il giovane torno' a chinarsi su di lei, ancora una volta i loro visi si ritrovarono fin troppo pericolosamente vicini.
Ora che lui aveva dato un profilo generale di sè, presentandosi, toccava a lei.
Le sue labbra s'incurvarono lievemente in un sorriso compiaciuto e malizioso.
Chi sono io, mi chiedi?, disse lentamente, mentre il suo sguardo si perdeva nella profondita' del verde dei suoi occhi. Una semplice artista esordiente; nulla a confronto del magnifico Akira., rispose poi alla sua domanda pacatamente, sottolineando particolarmente le ultime parole.
Vaga come suo solito. Le piaceva farsi desiderare, quanto al giovane piaceva mettersi in mostra.
Altra piccola sottigliezza in comune?
 
Top
Jin Tonic
view post Posted on 3/10/2011, 11:05




tegakidump6byxiiausroom
Akira

La ragazza schivò la domanda a bruciapelo di Akira con una risposta vaga e insoddisfacente, perchè faceva tanto la misteriosa? Curioso, sepre più curioso.
Akira si avvide che la ragazza cercava di fare la preziosa, lesinando le informazioni che potrebbero soddisfare la curiosità del clown.
Ma Akira non si da pena e sta al gioco della ragazza, incalzando nuovamente "Oh, indubbiamente, ma il grande me trova che ci sia qualcosa di intrigante...curioso, in te. Qualcosa d'indistinto che non riesco a cogliere. Una sensazione...un profumo..." - Akira inspira profondamente assaporando la fraganza della ragazza: Akira aveva passato la vita fra composti chimici e sostanze di ogni genere, conosceva ogni odore e fragranza di ogni elemento che componeva un corpo umano, e il profumo della ragazza non gli si avvicinava neanche lontanamente...

 
Top
Ary ~
view post Posted on 3/10/2011, 11:39




pergdr
there isn't hope
A n t h ì a


Narrato.
Parlato.
Pensato.
Scheda.

Il sorriso sulle sue labbra si allargo' leggermene, udendo le parole del giovane.
Non credeva di aver fatto, sino a quel momento, qualcosa di particolarmente curioso da fargli pensare cosi'.
Magari aveva tralasciato qualche dettaglio, magari era davvero piu' strana di quel che pensava agli occhi altrui.
Si riporto' seduta composta, tirando su una gamba e poggiandovi il piede sul bordo e mettendosi a fissare, di conseguenza, l'inesistente pubblico che occupava la sala di fronte a loro.
Probabilmente ti stai facendo un'opinione sbagliata su di me; non sono poi cosi' interessante e curiosa come credi., rispose mantenendo il suo tono tranquillo e monotono.
Senza alcun preavviso, questa si volto' nuovamente verso il giovane, portando entrambe le gambe con sè ritrovandosi cosi' seduta, con le spalle alla platea.
I loro occhi tornarono ad incrociarsi, senza che alcun tipo di emozione trapelasse da quelli grandi e purpurei della giovane, nonostante questa ancora sorridesse.
Ma se questo puo' soddisfare un po' la tua curiosita', il mio nome è Anthìa., commento' poi, decidendosi di rivelare parzialmente.
Solitamente, infatti, esitava a pronunciare il suo nome cosi' inusuale, proprio per evitare di alimentare scoccianti curiosita'.
Ma anche il giovane la stava incuriosendo, man mano.
Quindi voleva proprio vedere la sua reazione; ammesso che ne avrebbe riportato una.
Poso' le mani sulle ginocchia piegate e, a sua volta, il mento su queste, senza distogliere l'attenzione dalla figura di fronte a sè.
La lunga e folta chioma rossa le ricadeva morbida sulle candide spalle scoperte, mentre il viso si inclinava appena d'un lato, sempre sorridente.

 
Top
Jin Tonic
view post Posted on 7/10/2011, 13:09




tegakidump6byxiiausroom
Akira

Anthìa. Akira rimormorò il nome con espressione assorta, come se ne stesse assaporando ogni lettera che lo componeva - "Anthìa, nome derivato dall'inglese arcaico... Significa "fiore sbocciato" - gli occhi di Akira, un attimo prima assenti, si posarono con attenzione sulla ragazza studiandone la figura. Se un normale umano si sarebbe potuto definire un fiore selvatico, questa ragazza d'innanzi a lui, Anthìa, sembrava essere invece una delicata orchidea bianca coltivata e cresciuta dentro una campana di vetro per preservarne la fragile perfezione... ma c'era anche qualcos'altro, qualcosa di nascosto, come una segreta minaccia.
Il clown ponderò sulla misteriosa ragazza, estraendo dalle sue tasche delle palline colorate e iniziando a giocolarle abilmente sopra la sua testa girando intorno ad Anthia "Sei un curioso mistero, Anthìa..." - continuò a giocolare con movimenti sempre più rapidi, arrestandosi infine di colpo: senza preavviso si chinò di nuovo su Anthìa, questa volta porgendole le palline, ognuna di un colore diverso, e con un sorriso mellifluo disse - "...scegline una"

 
Top
Ary ~
view post Posted on 7/10/2011, 13:42




pergdr
there isn't hope
A n t h ì a


Narrato.
Parlato.
Pensato.
Scheda.

Sorpresa. Questa volta era davvero sorpresa.
Non credeva che qualcuno sapesse il significato del suo nome.
E nemmeno lei sapeva quella particolare definizione del nome che si era scelta.
Infatti, quella decisione, l'aveva presa soprattutto per il significato che il suo nome portava dal greco antico; l'unico che descrivesse appieno la sua essenza.
Corruccio' appena le sopracciglia, fissandolo curiosa.
Quella definizione, fiore sbocciato, proprio non lo sentiva suo.
Era proprio il suo opposto.
Ma l'espressione sul suo viso torno' presto docile e tranquilla.
Nonostante questo, non lo corresse. Non teneva, alla fin fine, che qualcuno conoscesse realmente il significato del suo nome.
Sarebbero sorte sin troppe domande e la curiosita' del giovane era gia' ben segnata.
Rimase tranquilla anche quando il giovane prese a girare attorno a lei, iniziando ad esibirsi in un piccolo spettacolino con delle palline colorate, da abile giocoliere quale sembrava.
Quella piccola confessione, la fece sorridere ulteriormente, compiaciuta.
Scosse leggermente la testa in segno di dissenso, mentre chiudeva gli occhi per qualche istante.
Apri' gli occhi solamente quando senti' nuovamente la sua figura china su di lei, questa volta per farle scegliere una delle palline colorate che teneva tra le mani.
Poteva anche essere curiosa, ma anche lui non scherzava molto.
Osservo' i colori che le palline portavano, pensando a quale poteva prendere.
Che il suo scopo fosse quello di tentare di capirla attraverso la scelta di un colore?
Alzo' una mano per indicare la pallina dal colore viola, bello e intenso sicuramente, ma nulla paragonato a quello del suo sguardo.
Forse era quello che piu' la rappresentava, oltre alla neutralita' del grigio.
Questa., disse sorridente, aspettando una sua reazione.
Per il momento non aveva intenzione di alzarsi in piedi, comoda seduta sul quell'opaco palco di legno, senza che la sua posizione riuscisse a rendere pienamente la sua particolare figura.

 
Top
Jin Tonic
view post Posted on 19/10/2011, 12:36




tegakidump6byxiiausroom
Akira

Viola. La ragazza aveva scelto la palla di quel colore. Akira sapeva che il viola era il colore della metamorfosi, della transizione, del mistero e della magia. Colore tradizionale della mistica e dell'unione degli opposti, ma anche della fascinazione erotica e delle personalità incomplete e immature.
A primo impatto Akira ebbe l'impressione che il colore ben calzava l'esile figura della ragazza che sedeva di fronte a lui, e che andava sotto il nome di Anthia. Ma era anche ovvio che la ragazza, nonostante cercasse di nasconderlo con poca convinzione, non era una sprovveduta e sicuramente aveva colto il motivo del "quiz" a sorpresa proposto dal clown, quindi c'era anche da aspettarsi che avesse truccato la sua risposta per burlarsi di lui. Ad esito di questo ragionamento Akira volle astenersi dal dare ancora un giudizio definitivo su quella enigmatica ragazza e convenì che il modo di comprenderla meglio era osservarla ancora. Cosi per dissimulare il reale scopo del suo "test" Akira prese la palla viola scelta da Anthia e la infilò in bocca ingoiandola.
Dopo un breve attesa di suspence, il clown portò sulle labbra la mano chiusa a pugno, come se impugnasse una tromba, e vi soffio dentro: dalla mano scaturì una miriade di piccole farfalle luminescenti di color viola intenso, che svolazzarono brevemente sopra le teste dei due, per poi dissolversi in luci e scintille, mentre Akira si posizionò nuovamente nella sua posa scenica ad accogliere il suo applauso.
Con questo numero scenico, pensò Akira, forse persino la ragazza, che appariva piuttosto astuta, avrebbe pensato che non vi fosse stato un secondo fine.

 
Top
Ary ~
view post Posted on 24/10/2011, 17:06




pergdr
there isn't hope
A n t h ì a


Narrato.
Parlato.
Pensato.
Scheda.

Doveva aspettarsi una reazione come quella che ebbe il giovane?
Probabile. Possibile. Scontata?
Magari si era fatta solamente semplici e assurde paranoie, pensando che volesse cercare di comprenderla meglio, affievolire le sue curiosita' con quell'apparente ed innocua domanda.
Il suo istinto, la sua esperienza e semplicemente il suo carattere, pero', l'avevano messa in guardia.
Non poteva sapere, ancora, che persone erano rimaste intrappolate in quel luogo maledetto e le motivazioni che si portavano dietro, ammesso e concesso che ce ne fossero di valide; come la sua.
Alzo' lo sguardo quanto basto' per osservare le luminose e delicate farfalle che il prestigiatore creo' dalla pallina che aveva scelto: uno spettacolo alla fin fine piacevole alla vista, che le fece ammorbidire quel sorrisetto un po' tirato che si era dipinto sulle sue labbra.
Peccato che duro' cosi' poco. Le piaceva osservare, analizzare, avere a che fare con cose, animate o meno, che possedevano una bellezza propria e pura.
Tornando a posare lo sguardo sulla figura del giovane che, nuovamente, si era messo in posa come ad accogliere dei silenziosi applausi per la sua piccola esibizione. Tutti silenziosi tranne uno: quello della ragazza, che nel frattempo aveva deciso di alzarsi, si sparse lieve e al tempo stesso vivace attorno a loro per poi dissolversi morbido.
Davvero bravo., commento' con un accenno di entusiasmo, senza nascondere una nota di semplice sincerita'.
Di punto in bianco, con molta tranquillita', inizio' a girare attorno al ragazzo tenendo le braccia conserte dietro la schiena, coperte dalla folta chioma di fuoco che le ricadeva ribelle sulle spalle, mentre i suoi occhi purpurei rimanevano fissi su di lui: perversi, indecifrabili.
Uno strano, insolito profumo lo caratterizzava, senza che la giovane riuscisse ben a classificarlo in qualche modo. Curioso, ancora.
Non fece che un paio di giri, decidendo di fermarsi poi di fronte a lui sempre sorridente.
Forse dovrei ricambiare i deliziosi spettacolini che mi hai accennato in anteprima., inizio' a dire, alzando momentaneamente lo sguardo sul soffitto peno di travi e cavi in corrispondenza del palco, pensierosa. Temo di non riuscire a fare bella figura come te, pero'. Alla fine, non sono altro che una principiante., ribadi' una seconda volta la fanciulla, ridendo appena tra sè e sè, mentre tornava a posare l'attenzione in quello sguardo intenso color smeraldo.
Cosi' facendo, forse, avrebbe attirato ulteriormente la curiosita' del giovane, anche se ancora non sapeva propriamente cosa potergli mostrare.
Ma non se ne preoccupava, alla fine, piu' di tanto: qualcosa le sarebbe sicuramente venuta in mente.
Oltre alla sua curiosita', pero', voleva soddisare anche quella che provava nell'ipotizzare una possibile sua reazione: uno sguardo, un gesto, un movimento, un dettaglio, per quanto piccolo, le sarebbe bastato per continuare ad analizzarlo con gusto; sovrappensiero, cosi', non si accorse di essersi morsa appena il labbro inferiore, senza riuscire pero' a distruggere quel lieve sorrisetto che andava a prendere una piega diversa.
 
Top
Ary ~
view post Posted on 7/11/2011, 18:57




Role Annullata per ritiro del Pg Akira.

 
Top
13 replies since 30/9/2011, 18:56   492 views
  Share