Cirque du Freak, [cit.]

Darcel stava esplorando l'interno del circo, era riuscito ad entrare da poco e aveva intenzione di scoprirne ogni angolo ed ogni mistero.
Camminava lentamente con le braccia incrociate dietro la schiena, guardandosi intorno.
Vagando senza meta precisa arrivò al Gran Palco.
Era ancora presto pur essendo sera ed era tutto vuoto. Non sembrava esserci nessuno.
Si diresse fino al centro dell'ampio spazio e si guardò intorno con un sorriso.
Si chiese come sarebbe stato esibirsi in un posto simile, si chiese come fosse quel luogo una volta colmo di persone ed in piena attività.
Cominciò ad immaginare gli spettacoli che si tenevano lì le sere. Si figurò intense luci, musiche e colori, un gran movimento, risate, versi di sorpresa e performance uniche.
Rimase incantato in mezzo al palco, ad ammirare lo spettacolo che si svolgeva nella sua mente.

Edited by Maxxy55 - 30/9/2011, 00:08

Appena arrivata era partita all'esplorazione di quel posto.
Aveva preferito mantenere le sue sembianze animali, si sentiva più al sicuro grazie ai sensi particolarmente sviluppati.
Si dirigeva verso l'ernome tendone che aveva attirato la sua attenzione sin da quando era entrata.
Sicuramente per le dimensioni colossali, questo e certo; ma a incuriosirla era anche quell'illusione del cielo stellato che si stagliava sopra all'enorme tendone.

Appena entrata restò quasi delusa vedendo quel posto completamente vuoto...
Si ricredette focalizzando il palco.
Notò una figura immobile; Un uomo dallo sguardo assente; perso tra l'immaginario della propria mente, godendosi chissà quale splendido spettacolo ad occhi aperti...
Tenedolo d'occhio si avvicinò furtivamente fino ad rrivare sotto al palco; una sorta di ringhio le gracchiò in gola, restando poi a fissarlo immotivatamente.

Un rumore riportò Darcel con i piedi per terra. Non così forte da poterlo spaventare, ma non abbastanza lieve da poterlo ignorare.
In particolare era la sua natura ad incuriosirlo, per quanto non fosse stato lieto d'esser interrotto dal suo momento d'alienazione, gli era suonato come un suono animale.
Poco distante da lui, appena sotto il palco, intravide un'ombra scura che, tuttavia, non riusciva bene a definire da quell'angolazione.
Fece qualche passo in avanti, avvicinandosi al limitare del gran palco, le sole luci accese erano quelle che illuminavano il palcoscenico, il resto del luogo era immerso nell'ombra.
Si fermò a circa un metro di distanza, inclinando la testa e socchiudendo le palpebre in modo da aguzzare la vista in quell'oscurità scacciando un po'della luce che si riversava su di lui.
Faticando a credere a ciò che gli parve di vedere si piegò in avanti e avanzò ancora di qualche passo, posandosi una mano contro la fronte per far da schermo alla luce.
<< Qualcuno dovrà riportarti in gabbia.>> commentò rivolto alla sagoma ancora un po'celata dall'oscurità, ma ormai visibile dell'animale.
<< Dovrei essere io?>> si guardò intorno domandandosi quale fosse la cosa giusta da fare, ma soprattutto quanto gli sarebbe convenuto, e di conseguenza importato, farla.

Un flebile ringhiò attreversò le sue fauci. Indietreggiando prima di qualche passo, si fiondò sul palco con un balzo.
Non appena le zampe toccarono terrà, riprese le sue sembianze umane e, scuotendo la testa come a doversi riprendere dalla trasformazione, si schiarì la voce.
"Non c'è bisogno, grazie. Non sono pericolosa, e non sono un'animale!" sistemandosi i capelli, borbottò imbronciata.
Lo esaminò per qualche secondo prima di parlare ancora; e, guardandolo di sottecchi: "Non sarai anche tu... una sorta di... guardia come quel orribile giullare che c'era all'entrata, spero?!"

Trovandosi la bestia davanti Darcel si raddrizzò, quando questa cambiò forma davanti ai suoi occhi arricciò le labbra ed inarcò le sopracciglia in un'espressione perplessa.
La studiò qualche secondo mentre parlava e spostò il peso su una gamba sola, incrociando le braccia al petto.
<< Sul fatto che tu non sia un animale sento di dover dissentire.>> commentò con una punta di sarcasmo nella voce.
<< Orribile giullare?>> ripeté mentre un ampio sorriso gli si apriva sul volto.
Curiosa frase, curiosa reazione.
Non sapeva di cosa la ragazza stesse parlando, non conosceva ancora molti dei personaggi eccentrici che si aggiravano in quel luogo, ma quelle parole avevano scatenato qualcosa in lui.
Ora c'era un luccichio nel suo sguardo, una certa divertita e sadica curiosità.
Cos'era quello sguardo, diffidenza? Timore? Aveva vissuto una spiacevole esperienza in quel luogo?
Darcel provava quel tipo di curiosità divertita che un bambino può provare durante lo spettacolo di un mago, o ancor meglio un teppistello adolescente davanti le minacce di un compagno di classe. Interessato, ma non del tutto innocente.
<< Non sei atterrata in questo luogo con tutte e quattro le zampe?>> chiese canzonando ciò che aveva appena visto e la sua seguente affermazione.
<< Comunque, non sono una guardia. Sono Mr.No-One.>> si presentò ironicamente, affievolendo e mutando il suo sorriso a seconda dell'atteggiamento più adatto ad accompagnare tali parole.
Fece un passo avanti e liberò dalla precedente posizione una mano guantata, puntandola verso di lei ed alzando il palmo al soffitto in un gesto invitante.
<< E lei, creatura?>> terminò invitandola a proferire il suo nome.

Ignorando la sua prima affermazione, si concentrò sulla domanda riguardante il giullare.
Alzando le spalle, incrociò le braccia.
"Si. Una creatura strana... dall'umorismo racapricciante, e un tantino irritante, anche.
Un demone. C'era lui a guardia del cancello, ed è lui che mi ha permesso di entrare qui"
Parlando, osservava attentamente ogni singolo movimento ed espressione del suo interluocutore. Lo faceva da quando l'aveva intravisto, all'entrata del tendone.
Quando questo le porse la mano restò un attimo disorientata.
Allungando la sua, infine rispose.
"Il mio nome è Nyx" Sorridendo gentilmente aggiunse: "E al momento attuale non sono un animale"
Dando particolar impotanza al registro usato dall'altro, decise di cambiare il suo.
"E', forse, lecito conoscere il suo vero nome, signor No-one?"

Edited by Ta-kun - 2/10/2011, 02:09

Ascoltantola questa volta il suo sorriso si sbilanciò, inclinandosi di più verso il lato destro.
<< Colui che ha accolto me era un tizio cupo e sinistro, con un'indole sadica. Mi è piaciuto.>> affermò.
<< Se lo chiedi così cortesemente... secondo te potrei chiamarmi Vincent Cross? O magari... Sullivan Manheim?>> continuò a giocare, sollevando lo sguardo al soffitto mentre pensava ai nomi umani più stravaganti che potessero passargli per la mente.
<< Comunque io vedo ancora un animale davanti a me.>> concluse abbassando nuovamente lo sguardo su di lei.

"Irritazione: è ciò che mi ha provocato quel demone" Sentenziò incrociando le braccia al petto, le sopraccigllia aggrottate. "Anche se..." abbansando lo sguardo sul pavimento, si portò una mano al mento"... aveva un che di buffo!" aggiunse distratta mentre ripensava al precedente incrontro.
"O direttamente dire che preferite non dare ques'tinformazione!" Inarcando un sopracciglio torno a guardarlo.
Sentita la conclusione del suo interlocutore rimase qualceh secondo in silenzio.
"Facciamo così... Al momento attuale non sono una bestia!" Disse in tono solenne. Per poi chiedere sorridendo: "Meglio così?"

Edited by Ta-kun - 2/10/2011, 02:08

<< Buffo? Beh, d'altronde era un giullare, si suppone debba esserlo.>> commentò spostando lo sguardo in giro con noncuranza.
<< E cos'è una bestia?>> chiese Darcel con un sorriso, pregustando già la risposta.
Era una domanda trabocchetto, si sarebbe stupito se lei gli avesse risposto correttamente.
<< Non ho problemi di sorta a dire il mio nome, non vedo cosa potrebbe farci, ma non sarebbe divertente se tutto fosse così facile, no?>>
Darcel tornò alla posizione originale, dritto sull'attenti come un soldato e con le braccia incrociate dietro la schiena, si leccò le labbra e sorrise.

"Mmh... insomma... non era buffo come gli altri giullari..." Lasciò in sospeso la frase per qualche secondo, il suo sguardo perso in direzione del pavimento. "Era inquietante, macabro ed aveva una risata orribile..." concluse mormorando.
"Dipende... Anche un umano potrebbe essere definito bestia! Così da sottolinearne il carattere, ad esempio" Incuriosità da quell'espressione lo guardava di sottecchi, la su mano ancora sul mento. "Usato come sostantivo, invece...mmh... Io posso essere definita una bestia ogni volta che mi trasformo! E così... la fauna in genere" Continuò scandendo ogni frase, come intimorita da dire qualcosa di sbagliato.
"E perchè mai dovreste rendermi la cosa difficile?" Chiese borbottando, le sopracciglia nuovamente aggrottante.

<< Non avrà paura di un simpatico clown....>> la canzonò con un tono d'improvvisata incredulità.
Rimase ad ascoltare la sua risposta con un sorriso pacato, che non mostrava i denti, le palpebre lievemente socchiuse, gli occhi verdi che sembravano soppesare il sentimento nei suoi occhi, più che le sue parole.
Alla fine, divertito, disse:
<< Lei però non ha propriamente risposto alla mia domanda.>> e sogghignò.
La domanda che seguì venne accolta con una smorfia e scomposta nella sua mente.
Difficile? Nessuno aveva mai parlato di difficile, lei non aveva mai tentato e non poteva dichiararla un'impresa difficile. Lui stava rendendo le cose più interessanti.
Rimase in silenzio a lungo ostentando il suo scarso gradimento per l'uso fatto delle parole.
<< Lei ha mai giocato ad un tiro al bersaglio, come quei giochi che si trovano tra le giostre e nei luna park?>>
domandò in fine. Domanda che, per quanto potesse apparirlo, non era casuale.

"No... non mi ha fatto paura! e non era per nulla simpatico..." rispose di rimando imbronciata "... anzi, era tutto il contrario!" innarcando un soprracciglio, riporto il braccio al petto.
"Beh... una bestia è..." Iniziò lentamente "un qualsiasi animale... senza considerare l'uomo, però..." Parlando, aveva iniziato a giocherellare con le sue proprie mani...
Prima di rispondere all'ultima domanda rimase in silenzio per un po'.
Esitando, infine rispose: "Ehw... Si, qualche volta è capitato..." Sia perplessa che preoccupata, smise di giocare con le sue dita, ora lo guardava attentamente.

<< Perchè tanto astio allora? Mi sembra inquieta all'idea di incontrarne uno simile.>> chiese inarcando le sopracciglia con una smorfia beffarda.
<< Senza considerare l'uomo? L'uomo non è forse un animale?>> nonostante il suo gran discorso ecco che tutto conveiva alla risposta aspettata.
La normale indole di chiunque abbia natura umana, considerarsi superiori ed al di fuori del loro mondo d'appartenenza, volersi convincere di essere i soli speciali al mondo.
<< E ha pensato fosse difficile prima ancora di giocare?>> proseguì nella sua lenta esposizione a passi.

"Beh... insomma...se lo incontro non è che mi faccio problemi. Però... E' un incontro che, se potessi scegliere, preferirei evitare"sorridendo gentilmente, rispose con calma "Era irritante, è nromale non voler incontrare una persona che ci procura irritazione, penso" Sentenziò in aggiunta corrugando la fronte.
"Non intendevo questo. L'uomo è un animale, si... Ma..." "Resto nuovamente un attimo in silenzio, cercando le parole adatte a dire ciò che pensava.
"Ma, a meno che non si parli metaforicamente, non è solito definirlo 'Bestia'... Continuò piano mettendo le mani in tasca.
"Ehw... non so se mi spiego..." Aggiunse velocemente con un sorriso nervoso.
All'ultima domanda restò in silenzio, annuendo.

Darcel ascoltò tutto in silenzio, con un lieve ghigno che gli increspava gli angoli della bocca.
Alla fine, commentò:
<< Lei è una persona che da giudizi molto in fretta, non è vero?>>
Era l'elemento comune di ogni sua argomentazione.
<< Darcel Reeve.>> disse senza specificare quale potesse essere il significato di quelle due parole.